Fonte: ilsannioquotidiano.it.
SAN GIORGIO LA MOLARA - Non si arrendono i consiglieri di opposizione di San Giorgio la Molara, che denunciano ancora una volta illegalità e violazioni perpetrate nella costruzione dell’impianto eolico dell’Edison in località Montagna Noce Verde – M. Lipi. I lavori da alcuni mesi a questa parte continuano sensa sosta, anche nelle ore notturne, e allo stato sono già in fase avanzata.
Questa volta, i consiglieri Antonio Paradiso e Luigi Vella (gruppo Italia degli Italici Sanniti), Michele Gagliardi e Nicola De Vizio (gruppo L’Aquilone) si rivolgono al Ministero dell’Interno e al Prefetto di Benevento. A loro inoltrano un’istanza con cui chiedono l’annullamento straordinario di tutti gli atti emessi dalla Regione nell’ambito dell’iter procedurale per la costruzione ed esercizio dell’impianto. Dal Decreto Dirigenziale n.268 del 30-4-2008 con il quale si è espresso parere favorevole di compatibilità ambientale sul progetto, al Decreto Dirigenziale n.489 del 5-10-2009 con cui è stata rilasciata l’autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio dell’impianto, il Decreto Dirigenziale n.288 del 4-5-2010 che ha disposto l’esproprio o l’asservimento degli immobili riportati nel Nuovo Catasto Terreni del Comune di San Giorgio la Molara in favore della stessa società ed altri Decreti, fino ad arrivare alle due delibere (la numero 40 e la 41) adottate dalla Maggioranza nel Consiglio comunale dello scorso 18 ottobre.
I consiglieri nell’istanza di annullamento ripercorrono passo dopo passo, nei dettagli e con dovizia di particolari, atti, fatti e vicende che si sono susseguiti dal 2005 ad oggi. E non mancano di sottolineare con forza le numerose e gravi anomalie di procedimenti amministrativi, involgenti anche violazioni di norme civili, penali e contabili.
Illegalità e violazioni denunciate in più battute a mezza stampa ma soprattutto nelle sedi legali appropriate dalla precedente Amministrazione municipale di San Giorgio la Molara che sulla questione Eolico si presentava unita e compatta con idee chiare e precise, una linea scelta e condivisa dagli ex consiglieri sia di Maggioranza sia di Opposizione.
Il Comune aveva presentato due ricorsi uno dinanzi al Tar che riguardava i Decreti di esproprio, l’altro prima al Tar e poi al Consiglio di Stato per l’annullamento del Decreto di autorizzazione dell’impianto, e anche una diffida all’Edison, poi impugnata dalla stessa società.
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